Categoria: Cultura

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La questione meridionale: cosa significa?

Con l’espressione (ormai diventata in un certo senso un luogo comune molto utilizzato nel linguaggio moderno) questione meridionale, si vuole in un certo qual modo indicare l’evidente stato di arretratezza economica delle regioni del meridione d’Italia nei confronti di quelle del Nord e, se proprio vogliamo cercare di darle una collocazione nel tempo, si può dire che essa fu utilizzata per la prima volta nel 1873 dal deputato radicale Antonio Billa durante un meeting che aveva come oggetto per l’appunto la disastrosa situazione economica del Mezzogiorno d’Italia.

Si calcola che ancora oggi il P.I.L. (prodotto interno lordo) pro capite nel Meridione d’Italia sia nettamente inferiore sia a quello del Centro che a quello del Nord; il Sud infatti si attesta sui 19.000 € lordi di reddito annuale pro capite, il Centro viaggia più o meno su una media di circa 32.000 €, mentre addirittura al Nord si sfiorano i 36.000 €, differenze che sono ormai ultra evidenti agli occhi di tutti.

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L’aperitivo, un dolce vizietto molto diffuso in Italia

Mentre si corre freneticamente tentando di non arrivare in ritardo in ufficio nonostante il traffico, mentre si cerca di fare due o tre commissioni utili in un posto ma non si trova un parcheggio neppure a pagarlo oro, e dopo che il commercialista ci ha comunicato l’importo delle tasse da pagare per il trimestre, si è già quasi fatta ora di pranzo. Spesso però quel ‘morso’ nello stomaco che avvertiamo verso le 12-12,30 non è fame vera e propria, e capita frequentemente di non avere neppure il tempo per mangiare un boccone tranquillamente mentre si lavora.

Un aperitivo può sicuramente risolvere in bellezza la situazione; non ci si appesantisce facendo un pranzo vero e proprio, è più veloce, e, specie se accompagnato da qualche stuzzichino (olive, semi di zucca, lupini, arachidi, patatine fritte, anacardi, pomodori secchi sott’olio etc…), riempie perfettamente quel buco che si è creato nel nostro stomaco senza per forza dover pranzare.

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Piazza del Plebiscito, uno dei simboli di Napoli

Ubicata nel cuore di Napoli, ovvero in quel centro storico affascinante e dalle forti suggestioni offerte da monumenti, piazze, vicoli caratteristici e ricchi di sapori e profumi antichi, Piazza del Plebiscito è sicuramente uno tra i simboli caratteristici della città partenopea.

Con la sua superficie di circa 25000 mq è di gran lunga la piazza più grande dalla città e sicuramente una tra le maggiori in Italia essendo praticamente composta da due ampi slarghi, uno davanti alla Basilica di San Francesco di Paola e l’altro di fronte all’immenso Palazzo reale. Sfortunatamente negli anni post terremoto (1980 circa) la piazza fu usata come ampio parcheggio e zona di emergenza per prestare i primi soccorsi agli abitanti delle adiacenze, poi, fifnita la paura di nuove scosse, la situazione tornò poco a poco alla normalità fino al suo totale recupero e relativa rivalutazione negli anni 90.

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Leggere fa molto bene al cervello

Dicono che chi guarda le pagine di un libro è in grado di viaggiare senza lasciare il sito, capace di avventure incredibili ed emozionanti senza uscire di casa. Tale è la forza di questi oggetti, autentiche bombe incendiarie della nostra immaginazione, che ci fanno rompere con tutto il resto e cercare di andare oltre, scatenando nei nostri processi mentali che a volte sembrano impossibili. Tuttavia, con un libro tra le mani tutto può succedere, e questo non è solo intrattenimento, ma ci porta a goderne in un modo molto più intenso e ci porta molti benefici.
Non stiamo parlando solo di tutta la cultura e il vocabolario che possiamo ottenere se leggiamo costantemente, qualcosa che è anche una vera meraviglia perché, alla fine, ciò che ci consente di espandere la nostra cultura. Questo è ovvio, ma ci sono anche altri benefici a medio e lungo termine che potrebbero non essere visti così chiaramente, ma che sono indubbiamente presenti, come vedremo in seguito. Grazie a numerosi e molto interessanti studi, i benefici della lettura di libri sono stati dimostrati in modo inconfutabile, e ora dobbiamo solo confrontarli con un altro tipo di formazione per capire che sono i migliori che potremmo avere.

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