Luna rossa: tutto ciò che devi sapere

La Luna Rossa(che alcuni conoscono meglio come Luna di Sangue) è un particolare fenomeno atmosferico di carattere ottico per cui la Luna non appare visibile nella sua colorazione classica avorio-grigio chiaro, ma assume tonalità particolarmente vicine al giallo bruno e al rosso mattone.
Tale fenomeno avviene in rare occasioni durante il sorgere o il tramontare della Luna, e sempre quando invece ci troviamo di fronte ad una sua eclissi totale.

Le leggi di ‘diffusione di Rayleigh’ parlano di una ‘rifrazione della luce solare a contatto con l’atmosfera terrestre’ e di una relativa dispersione di particelle fotòniche in qualsiasi direzione, con conseguente loro reazione a contatto con i vari gas o sostanze in sospensione che incontrano sul cammino; il risultato è dunque una colorazione di tali particelle che rientra nello ‘spettro visibile’, e cioè molto vicina al rosso.

Giochi di luci nello spazio

Quando una qualsiasi luce percorre l’atmosfera, le molecole di cui essa è composta (fotòni) interagiscono con tutti i tipi di sostanze in sospensione e gas atmosferici, assumendo diversi toni di colorazione; a seconda della tipologia di gas o sostanza con la quale i fotòni entrano in contatto, questi ultimi reagiscono sprigionando una luce che nella maggior parte dei casi risulta essere invisibile all’occhio umano (la sua diffusione ha una maggiore lunghezza d’onda rispetto a quella di minore lunghezza provocata dal contatto con l’atmosfera, quindi tendente ad una colorazione chiara), ma che è invece più evidente durante una eclissi di luna.

Sempre a causa di questi strani giochi di rifrazione a cui sono soggetti i raggi solari passando attraverso l’atmosfera terrestre, a volte potrebbe addirittura capitarci di notare la Luna leggermente deformata, un po’ schiacciata ai poli…niente paura, non abbiamo le allucinazioni, ma è soltanto una illusione ottica anch’essa dipendente dalla rifrazione dei raggi solari.

Luna Rossa della Crocifissione

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Fu l’astronomo inglese John Russell Hind (Nottingham 1823-1895) ad elaborare le prime tesi sulla ‘Luna della Crocifissione’, e lo fece mediante un articolo apparso sulla rivista ‘Nature’ nel 1872; nella sua teoria, relazionata a studi su una eclissi parziale di Luna verificatasi nell’anno 33 (secolo I), Russell pone relazione questo evento con la Crocifissione di Cristo, avvenuta presumibilmente il 3 Aprile del 33.

Secondo gli studiosi infatti, questa eclissi si sarebbe manifestata in modo particolarmente chiaro a Gerusalemme più o meno all’ora del tramonto, e cioè tra le 18,20 e le 19,10, e fu caratterizzata da una evidente colorazione rosso intenso, che si crede appunto collegata con la contemporanea crocifissione di Cristo.

Miti e leggende sulla Luna Rossa

Il secondo capitolo degli ‘Atti degli Apostoli’ proclamava: ‘Il sole si muterà in tenebra, e la luna in sangue…’, come evocato dal profeta Gioele prima e dall’Apostolo Pietro poi; ma questo non bastò a fornire la totale certezza della veridicità della concomitanza tra il fenomeno della ‘Luna Rossa’ e la Crocifissione di Cristo. Successivamente il mito fu sfatato anche perché, oltretutto, nei Vangeli non è stata mai riscontrata alcuna traccia o riferimento a questo particolare evento, si parla infatti solo di un oscuramento del sole e di qualche piccola scossa di terremoto. Anche il fatto stesso che veniva citata una eclissi ‘parziale’ di luna, e quindi con una parte di essa ben illuminata e visibile, escludeva definitivamente la teoria della concomitanza tra i due avvenimenti.

L’eclissi di Luna Rossa

Come noto, nel momento in cui l’ombra della terra interposta tra il sole e la luna oscura quest’ultima parzialmente o del tutto, si verifica il fenomeno di ‘eclissi parziale o totale della luna’; cosa succede: alcuni raggi solari che colpiscono la terra quando questa si frappòne esattamente tra il sole stesso e la luna, una volta a contatto con l’atmosfera terrestre, subiscono una leggera ‘rifrazione’ e vengono deviati.

Essendo i raggi basicamente composti da ‘fotòni’ catalogati tra quelli di ‘bassa frequenza’ nello spettro solare, e quindi tendenti ad assumere una colorazione tra l’arancione ed il rosso, la piccola parte che viene appunto ‘rifratta’, illumina leggermente il disco lunare, rendendolo in questo modo visibile all’occhio umano, però rosso.